Libri Mi(s)tici: Neuromarketing di Martin Lindstrom, le neuroscienze incontrano il marketing
Oggi ti racconto di uno dei primi libro che ho letto per quanto riguarda il Business e il mindset. Si tratta di un classicone che per me va letto perchè ingloba argomenti di psicologia della vendita con le neuroscienze (ovvero come funziona la nostra testa).
Mi butto nella recensione inusuale di questo libro mistico.
Neuromartketing di Martin Lindstrom
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Ti spiego subito perchè ti consiglio la lettura di questo libro. Se vuoi creare un tuo Business Mistico (con un’etica forte e dove crescita personale va di pari passo con quella lavorativa) questo è un buonissimo libro per iniziare il percorso.
Per queste ragioni:
1. perché lo trovo molto valido anche se del 2010
2. perché dato il poco tempo che ognuno di noi ha, questa mini recensione penso possa essere utile.
O almeno io sarei contenta di non dover leggere papiri.
Piccolissimo prequel
Ho trovato questo libro in uno scatolone al ritorno da una giornata alle terme sul Lago di Garda. Era li, assieme ad altri libri, e come dire… mi ha scelto lui.
Un po’ come: ‘è la bacchetta che sceglie il mago, Harry’.
Fatto sta che me lo sono portato a casa ed è rimasto nella libreria per almeno un anno. L’ho poi preso in mano e l’ho così divorato in meno di una settimana.
Prequel terminato.
Mini Recensione di Neuromarketing di Martin Lindstrom (2010)
- Cap.1 – si può saltare
- Cap.2 – Product Placement. Parla dell’esempio – o case study – di American Idol e dell’utilizzo di 3 prodotti a scopo pubblicitario. Coca Cola / Cingular Wireless (pre AT&T – tipo la TIM made in USA) marchio Ford automobilistico. L’unico realmente integrato nel programma era la coca cola (product integration – tramite colore rosso delle poltrone o la forma che ricorda il brand, bevanda di fianco ai giudici, ecc ecc) che ne ha altamente beneficiato, lasciando un po’ a mani vuote gli altri due.
- Cap. 3 – Benvenuti neuroni specchio. Tutti li abbiamo e sono la causa del perché se uno sbadiglia ci viene da sbadigliare. O se uno ha delle nuove cuffiette apple, ci viene voglia di averle anche noi.
- Cap. 4 – Messaggi subliminali. Parentesi sull’esistenza di quest’ultimi e il rapporto etico nell’usarli.
- Cap. 5 – Magia e superstizioni. Capitolo bellino, scivola bene. Ma lo sappiamo già tutti che ogni sfiga capita venerdì 17 quindi una scarpa con lancio venerdì 17 sarà un disastro in Italia.
- Cap. 6 – Fede, religione e brand. Saltato anche questo.
- Cap. 7 – La forza dei marcatori somatici —> sono i collegamenti inconsci che il nostro cervello fa.
Un esempio è il lavoro dell’autore con una compagnia bancaria. In pratica la banca gli chiede aiuto per poter essere la banca n1 del lussemburgo (paese a caso eh).
L’autore suggerisce di colorare tutte le varie sedi, macchine aziendali, divise dei dipendenti di ROSA. Lo fanno, dopo qualche mese gli danno del matto. Lui suggerisce di continuare. La banca diventa effettivamente la n1 del lussdemburgo.
Perché? perché il rosa nella nostra mente si collega a ricordi di infanzia assolutamente positivi, di sicurezza, di famiglia. Tutto ciò induce il cliente a volere andare in una banca con questi valori. (barbiebank)
- Cap. 8 – Il mio preferito > Sensory Branding. Che cosè? Lo dice la parola stessa: i 5 sensi. Di solito usiamo gli occhi ma sono l’olfatto e l’udito, i due sensi più istintivi dell’acquisto. Dirò solo Abercrombie (modelli + profumo invadenti da km di distanza + musica tunz tunz = km di gente in coda all’entrata). Il comprare diventa un’esperienza in cui uno può momentaneamente sentirsi all’apice dello status sociale. Ehh americani…
- Cap.9 – Il neuromarketing è la risposta alle preghiere delle aziende? si può davvero predire il fallimento o meno di un prodotto? E come tutto dipende.
- Cap.10 – Il sesso fa vendere? Ovviamente viene da dire si, ma c’è di più. Per esempio, l’effetto vampiro (twilight non c’entra per fortuna!) dove il contenuto sollecitamente succhia via l’attenzione da quello che la pubblicità vuole effettivamente dire.
Conclusioni – Cosa governa il comportamento?
Infine si evince proprio come il nostro comportamento d’acquisto sia inconscio ed è un bene per marketing-addicted & comp di tenerlo a mente. Il 95% delle scelte che prendiamo accadano a livello inconscio.
Ecco perchè riprogrammare il nostro inconscio su diversi livelli – money mindset, mindset dell’abbondanza per fare alcuni esempi – diventa super importante ed efficace più di tutto.
Inoltre grazie al neuromarketing si è appreso come i metodi di ricerca tradizionali (perché acquisti un prodotto) non siano veritieri al 100%.
Tutto sommato questo librino è veloce, diviso bene e una buona introduzione all’ambito anche dai neofiti.
Se desideri approfondire questo mondo di creare un Mystic Biz, un business sostenibile e magico, allora ti aspetto nel corso. Qui trovi la lista d’attesa!