L’importanza di avere uno spazio sacro: che cos’è e come ci aiuta
Quanto è importante avere un proprio spazio sacro? Avere un posto per tornare a noi stessi è come un balsamo per la nostra energia! Roberta ci racconta il suo spazio sacro e come crearne uno tutto per noi!
Wilders, bentornati!
Io sono Roberta o Almagipsy e ci siamo già conosciuti nell’articolo dedicato ai chakra e ai 5 elementi. Se non l’hai letto, ti consiglio di darci un’occhiata è davvero interessante capire come gli elementi influiscano con noi e come tutto questo ci aiuti a conoscerci meglio.
Ma torniamo a ciò di cui voglio parlarvi oggi e cioè: lo spazio sacro.
Cos’è uno spazio sacro?
Viene chiamato così perché è un luogo dove si svolgono, di solito, le proprie pratiche dedicate alla spiritualità.
Ma io voglio vederla in maniera molto più ampia. Perché in realtà all’interno del proprio spazio sacro possiamo svolgere ciò che più ci fa stare bene. Qualsiasi cosa che aiuti a ritrovarsi e a radicarsi nel momento presente.
Nel qui e ora. E che in un certo senso ti riconnetta con la tua vera essenza. Con la tua anima.
Può essere la meditazione, lo yoga, il disegno creativo, la danza o la lettura di un libro.
E’ uno spazio privo di giudizio, dove ognuno di noi può sentirsi al sicuro e libero.
Come ho creato il mio e perché
Io, ad esempio l’ho creato in maniera “tradizionale”. Ho scelto un angolo di casa tranquillo. Ma il mio sogno è quello di avere una stanza intera da potergli dedicare.
Ho creato un altarino con un semplice comodino in legno, dove ho adagiato tutte le mie pietre e i miei cristalli.
Sotto ci ho posizionato una scatola con oli essenziali, incensi, palo santo e qualche “smudge”, da usare ogni volta che sento la necessità di purificare e purificarmi. Gli smudge sono un insieme di erbe particolari (come ad esempio la salvia bianca). Fatte essiccare e legate fra loro con un filo. Una volta fatte bruciare rilasciano un profumo molto intenso e particolare.
E i miei libri. Tutti quelli letti dall’inizio del mio cammino di crescita personale e di trasformazione.
Perché ho deciso di avere uno spazio sacro?
Semplice, sentivo la necessità di praticare in un luogo solo mio. Dove mi potessi sentire al sicuro e senza la pressione del mondo esterno.
Una volta che ce l’hai, non puoi più farne a meno e in seguito ho imparato la lezione più importante. E cioè, che ovunque tu vada potrai sempre ricrearlo.
In teoria basti tu! 😉
In pratica, ti dico che ogni volta che vado da qualche parte, per qualche giorno o anche di più, porto sempre con me un olio essenziale di lavanda, (ricordo di una giornata in Provenza). Cerco un angolo dove posso stare da sola con me stessa e medito.
L’odore familiare mi riporta con la mente nel mio luogo sicuro e così ho ricreato il mio spazio sacro anche in viaggio.
I benefici di avere uno spazio sacro
A questo punto non mi resta altro che accendere un incenso e srotolare il mio tappetino.
Faccio partire una meditazione guidata e seduta a gambe incrociate inizio a meditare. A volte disegno oppure leggo un libro.
Mi sento in pace. Con me stessa e con il mondo. E so che ogni volta che ne sento il bisogno, posso rifugiarmi in questo spazio per ritrovare il mio centro.
Quando la giornata è andata male oppure dobbiamo prendere una decisione importante.
Ci sentiamo scarichi o semplicemente abbiamo bisogno di stare di più con noi stessi.
Unica regola: spegnere tv e cellulare!
Bene Wilders. Siamo arrivati alla fine di questa chiacchierata e se sei arrivato/a fino a qua ti ringrazio immensamente!
Se ti trovi a leggere queste parole significa che abbiamo molte cose in comune e che anche tu sei alla ricerca di te stesso. Spero di esserti stata d’aiuto in qualche modo.
E ricorda: STAY WILD MOONCHILD!!!
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